Risarcimento del danno

Elementi necessari acchè sussista responsabilità ex art. 1218 c.c. sono:

• Inadempimento/inesatto adempimento degli obblighi previsti dal contratto;
• Preesistenza di un rapporto qualificato rispetto l’inadempimento;
• La causa di azione nasce dal rapporto contrattuale;
• Termine di prescrizione entro il quale esercitare l’azione è quello decennale;
• Quanto all’onere della prova, il creditore deve provare il titolo costitutivo del rapporto oltre a limitarsi ad allegare l’inadempimento. Sarà il debitore a dover dimostrare di aver adempiuto esattamente l’obbligazione, oppure a dover dimostrare che l’adempimento non è possibile per causa a lui non imputabile ex art. 1256 c.c.

Mentre, ai sensi dell’art. 2043 c.c., acché vi sia responsabilità extracontrattuale, bisogna verificare:

• Illiceità del comportamento;
• Sussistenza dell’elemento soggettivo del dolo o almeno della colpa;
• Presenza di un nesso eziologico tra il fatto illecito e il danno ingiusto;
• Ingiustizia del danno;
• La causa di azione nasce dalla lesione di un interesse altrui tutelato dall’ordinamento;
• È soggetto al termine prescrizionale breve di cinque anni;
• L’onere della prova è più gravoso per il danneggiato il quale deve provare tutti gli elementi costitutivi della responsabilità ex art. 2043 c.c., quindi anche l’elemento soggettivo.

Il nostro studio ti assiste in ogni fase del procedimento, dalla fase di mediazione a quella di instaurazione della causa, con particolare attenzione al soddisfacimento dell’onere della prova richiesto dalla legge per potere giungere ad una definizione favorevole della controversia.