Diritti reali su cose altrui

Sono detti minori in quanto hanno “un’estensione” inferiore a quello del diritto di proprietà. Quest’ultimo infatti legittima il titolare a comportarsi liberamente sulla cosa, tanto da legittimarne il non uso, financo la sua distruzione.

Diversamente, i diritti reali di godimento permettono l’esercizio del diritto ma limitatamente alle prerogative previste dalla legge per quello specifico diritto. Il motivo è giustificato dal fatto che trattasi di diritti insistenti su una cosa altrui.

Considerato che tali diritti hanno come effetto quello di limitare il diritto di proprietà, anche in modo consistente come nell’ipotesi dell’usufrutto, la Legislatore ha previsto una specifica cornice entro la quale il titolare del diritto reale può esercitare il proprio diritto.

Per fare degli esempi. Il diritto reale di servitù di passo legittima unicamente il passaggio sul fondo servente a favore di quello dominante, ciò significa che il titolare del fondo intercluso avrà solo diritto di passare sul fondo servente ma non potrà autonomamente decidere di apporvi delle opere come una stanga mobile o fissa.
Ancora, il diritto di usufrutto attribuisce al suo titolare il diritto godere della cosa traendone i frutti ed esercitandovi tutti i poteri che spetterebbero al proprietario, con il limite espresso di non modificarne la destinazione economica.

Anche i diritti reali minori possono essere lesi. Potrebbe accadere che al titolare di un diritto di servitù di passo gli sia impedito o ne venga ostruito il passaggio. In tal caso sarà necessario agire in via giudiziaria per ottenere la tutela del diritto e ripristinare la legalità.